Canto della Passione di Nostro Signore Gesù
Gesù Signor
Quando fece la cena,
ripien d’amor
gli Apostoli suoi mena,
allor si senti a dir,
Un di voi m’ ha da tradir.
Oimè che pena!
Poi i piè lavo
agli Apostoli Santi,
e dispenso
il suo corpo a tutti quanti
e Giuda tradltor
non emenda l’error
a Dio davanti.
All’orto andò
il Signore Benedetto,
al Padre orò
col cuore pien d’affetto,
e Giuda arrivò lì
e disse a lui bon di,
Maestro eletto.
Con gran furor
le turbe l’afferaron
qual malfattor
Il buon Gesù legarono,
talche in prigion andò
calci e spine toccò
con onta e scorno.
Un traditor
nella faccia beata
diede al Signor
una crudel guanciata.
E pur la sopportò
umil si dimostrò
tra gente ingrata.
Andò il Signor
da Erode in casa d’Anna:
scorno maggior
di fargli ognun s’affanna;
schiaffi e sputi toccò
e a Pilato tornò
per la condanna.
Giurato fu
da gente menzognera,
che il buon Gesù
Ingannatore egli era.
Perciò deve patir
di croce egli morir
con morte fiera.
Pilato che
doveva sentenziare,
disse il perché
non lo potea fare;
risposero i Giudei:
a questi, i, tu dei
la morte dare.
Poi comandò
fosse preso e legato
e lo lasciò
che fosse flagellato.
Allora con aspro duol
Il sangue scende al suol
da ogni lato.
Poi lo mostrò
al popolo insolente
ognun gridò
contro Gesù clemente:
Muoia il seduttor
con gran pena e dolor,
subitamente.
Il Nazareno
di bianco fu vestito
la calma tien
da falso re schernito
Di spine lo coronò,
su le tempia provò
duol Infinito.
Pilato allor
sonorisse la sentenza,
scacciò dal cuor
la vera sua coscienza!
Dio vuol portar
la croce sul Calvar
con pazienza.